FANZINE ONLINE: il match contro Senigallia

Solo per oggi, il nostro giornalino è ONLINE e non sui gradoni del palazzetto. Buona lettura!

10.12.2017

                
 

 

Alla scoperta della Goldengas Senigallia

La tredicesima giornata di campionato mette sul cammino dell’Amatori la forte Goldengas Senigallia, che arriva al palas di Pescara dopo aver vinto 5 delle ultime 6 partite. Le due squadre sono appaiate a quota 14 punti ed entrambe sperano di portare a casa i due punti per emergere dalla nutrita pattuglia che popola il terzo gradino della classifica.

Senigallia viene dalla vittoria a fil di sirena contro la forte Olimpia Matera, che appena quattro giorni prima aveva battuto proprio l’Amatori. I marchigiani, in realtà, erano arrivati a condurre nettamente il match, prima di buttare alle ortiche il vantaggio e ritrovarsi sotto di due lunghezze a tempo praticamente scaduto. Il tiro impossibile di Paparella, però, si trasformava in tre tiri liberi per l’ingenuità del lucano Marra, che commetteva fallo sull’esterno dei marchigiani regalando così agli avversari la possibilità di vincere la partita; lo stesso Paparella scartava il regalo realizzando un 3/3 dalla lunetta e facendo gioire i suoi tifosi per il successo finale.

Entrando nel merito del roster della città con la spiaggia di velluto, i principali terminali offensivi della squadra sono il già citato Emiliano Paparella e Lorenzo Tortù. Il primo è un esperto play/guardia, nato a Buenos Aires, lo scorso anno a Cefalù, che conosce benissimo la Serie A2 e la B italiana, dove ha giocato tanti anni, alternando l'esperienza nel bel paese con qualche ritorno in Argentina. L’impatto del giocatore nella squadra marchigiana non si è fatto attendere: praticamente sempre in doppia cifra, spesso oltre quota 20, l’esterno è il giocatore che ha giocato più minuti fino ad ora in tutto il girone C. Numeri importanti anche per l’ala Tortù, che sta dominano le classifiche di rendimento: le statistiche non sempre sono veritiere, ma il ragazzo, guardando le medie, è il secondo miglior realizzatore del campionato, il terzo miglior rimbalzista, l'atleta con la valutazione complessiva più alta.. numeri che qualcosa, sicuramente, significano. La terza punta dell’attacco marchigiano, nei piani della dirigenza, doveva essere Penserini, fermo ai box dopo uno sfortunato incidente stradale. Per ovviare al problema, è stato inserito nel roster Antonio Brighi, classe 1996, già visto in Serie B a Vasto e a Porto Sant’Elpidio, dove l’anno scorso arrivò spesso in doppia cifra, facendo registrare anche una delle prestazioni migliori della categoria: i 37 punti segnati nella vittoria degli elpidiensi nel derby contro Montegranaro.

Gioca circa venti minuti a partita il regista Marco Giacomini, classe 1994 che ha nel suo bagaglio tecnico più l’assist che la realizzazione diretta. L’altro esterno è Fabio Giampieri, confermato dopo la buona annata dello scorso anno e che in questa stagione ha visto salire il suo minutaggio, che supera i trenta minuti di media per ogni allacciata di scarpe. Sotto le plance, oltre al già citato Tortù, Senigallia conta sull’esperienza dello storico capitano Pierantoni, che ha 36 anni ma continua a stare tanti minuti sul parquet. Michael Bertoni potrebbe non essere della contesa per un problema fisico; potrà sostituirlo nelle rotazioni l’under Federico Ricci, che lo scorso anno ha assaggiato l’A2 a Tortona in doppio tesseramento con Alessandria nella C Gold piemontese. Alberto Angeletti e Federico Benedetti completano il roster a disposizione di coach Foglietti, alla prima stagione sulla panchina di Senigallia.

Il grande ex della partita è Michele Caverni, sbocciato a Senigallia e arrivato a Pescara questa estate. In realtà, anche il capitano dell'Amatori Andrea Grosso ha vissuto un'esperienza con i marchigiani, nel lontano 2006, quando arrivò nel club in prestito da Jesi, squadra che ne deteneva il cartellino e voleva regalargli un'esperienza che gli permettese un alto minutaggio.

Il match di scena oggi è la terzultima partita del girone d’andata: l’Amatori giocherà sul parquet di Fabriano domenica 17 dicembre, prima del giro di boa sancito dalla partita casalinga contro Civitanova Marche, che sarà disputata sabato 23 dicembre. Ricordiamo che le prime due classificate di ogni girone al termine del girone d’andata si qualificheranno per la Final Eight di Coppa Italia, in programma a Jesi dal 2 al 4 marzo 2018. San Severo ha già matematicamente staccato il pass per l’accesso alla manifestazione e ci sarà gran bagarre per la seconda posizione, che attualmente appartiene a Recanati, compagine che però dovrà sudarsi particolarmente le proprie chances visto che deve ancora incontrare proprio i pugliesi guidati da coach Salvemini e l'attrezzata Matera. La qualificazione alla Coppa Italia, dunque, metterà ulteriore pepe sulla già saporita conclusione del 2017 della palla a spicchi.

Vincenzo De Fanis – Ufficio Stampa Amatori Basket Pescara

 

                

 

Con Dario Masciarelli 

Il match casalingo contro Senigallia segna il ritorno di Dario Masciarelli nel suo Palaelettra. Il ragazzo, infatti, tornato nei ranghi dell'Amatori da dieci giorni, fino ad ora ha giocato due match esterni. L'occasione è propizia per intervistarlo e sentire il suo umore dopo il primo contatto con il nuovo ambiente.

Ciao Dario, bentornato a Pescara. Sei partito da qui da giovanissimo, ci torni adesso che non hai ancora 20 anni ma hai già maturato esperienze importanti.  Che differenze hai trovato nell'ambiente pescarese?

Vedo tutto in modo diverso, proprio perchè sono io che sono cresciuto e vedo il contesto da un'altra prospettiva. Prima vedevo la Serie B come un mondo praticamente da professionisti, ero piccolo e mi sembrava qualcosa di enorme. Adesso che mi ci trovo dentro mi sento a mio agio e respiro belle emozioni: che sensazione essere nella prima squadra del club della mia città! 

Torneremo a parlare del rapporto tra te e l'Amatori. Diamo prima uno sguardo d'insieme dopo due partite in questa Serie B. Che impressione ti ha fatto il girone?

Sicuramente è una categoria molto diversa dall'A2, anche se resta un campionato molto difficile. Se devo pensare a due differenze, sicuramente posso dire che c'è meno fisicità e che il gioco si sviluppa in maniera diversa. In Serie A, infatti, tra americani e passaportati, il gioco è molto tecnico ma passa spesso per loro: gli stranieri sono il punto chiave delle squadre e spesso ne diventano anche i leader. Credo di poter dare una mano all'Amatori, sono un giocatore atletico che può ricoprire vari ruoli e questa credo possa essere una qualità utile. Poi, purtroppo, abbiamo degli infortunati e per questo motivo credo che, almeno in questa prima fase, darò il mio contributo soprattutto da ala. Sono pronto a fare bene.

Hai lasciato Pescara molto giovane per andare a inseguire il tuo sogno. 

Sono partito da piccolo ed è stato difficile staccarsi dalla famiglia e dagli amici. Soprattutto all'inizio è stato molto duro. Ma non ci sono soltanto lati negativi, anzi: cerchi di fare una cosa che ti piace e l'esperienza è molto bella. Io ho avuto la fortuna di rapportarmi con tante persone e giocare con giocatori importanti, andare a giocare fuori è un esperienza che può dare davvero tanto.

Un'esperienza importante in A2 a Siena: un club importante che crede molto in te.

Quando Siena mi ha cercato la prima volta ero letteralmente al settimo cielo, parliamo di una capitale del basket. Sono cresciuto tanto con loro, anche a livello di settore giovanile hanno allenatori di altissimo livello, penso ad esempio a Michele Catalani che è anche nel giro delle nazionali di categoria. Siena è una città che respira basket, tutti cercano di farti stare al meglio e l'ambiente è davvero fantastico. 

Che significa per te tornare a giocare a Pescara?

Mi semba incredibile esser tornato. Sinceramente non pensavo di ritornare a casa. Ho provato una sensazione bellissima, anche dopo dieci giorni il palazzetto continua a farmi un effetto strano: ci ho passato la maggior parte del tempo della mia infanzia e anche solo rientrarci da spettatore mi aveva fatto provare belle sensazioni. Sto provando delle emozioni molto personali e credo sia la scelta giusta anche a livello professionale: conosco bene il coach, ci ho già giocato insieme un anno, crede in me, mi dà stima e minutaggio. 

Un rientro intenso, in coincidenza di un turno infrasettimanale e di una fase particolarmente delicata.

È stata una settimana sicuramente particolare, con due trasferte e un turno infrasettimanale. Ci siamo ritrovati a giocare tre partite in una settimana: io vengo da una fase in cui stavo giocando pochi minuti a Siena e non è così automatico passare a giocare tanti minuti e tante fasi delicate del gioco. Forse non ero più abituatissimo a giocare le partite così, cercherò di rimediare presto e lavorare al meglio per ritrovare il feeling con il campo e aiutare la squadra. 

Cosa ti aspetti da questa stagione?

Secondo me l’Amatori potrebbe fare davvero bene; il nostro obiettivo deve essere quello di arrivare nei playoff e arrivarci nelle migliori condizioni possibili. Arrivando bene alla fase finale, secondo me potremo dare grandi soddisfazioni ai nostri tifosi. Dipende tutto da noi. Ho trovato dei ragazzi fantastici, davvero alla mano e davvero tranquilli, che mi hanno fatto sentire subito parte integrante della squadra e per questo li ringrazio: non è sempre così e invece io sono stato fortunato.   

Chiudiamo questa intervista con qualche parola a ruota libera?

Sono un ragazzo semplice, genuino. Fuori dal parquet mi piace stare tanto con gli amici. Cercherò di dare il meglio per questa squadra e per i tifosi. Ogni partita è, semplicemente, dedicata alla memoria di Papà.

Siamo con te Dario. In ogni aspetto e in ogni sogno. Nel ricordo di Papà Erminio.

 

Vincenzo De Fanis - Ufficio Stampa Amatori Basket

 

Il sentiero dei guerrieri: Pescara Basket tra Serie C e U18 

Natale è tempo di valutazioni, tempo in cui ci si riunisce intorno ad una tavola dopo mesi trascorsi lontano, momento di riflessione su quanto di buono fatto nei mesi precedenti. Anche Pescara Basket arriva alla pausa natalizia con la consapevolezza di dover tracciare un bilancio sulla stagione fin qui disputata. Certamente l’occhio è attirato, in primis, dal percorso dei nostri ragazzi dell’Under 18 chiamati all’arduo impegno di competere in Serie C Silver, campionato senior a tutti gli effetti. La squadra di coach Di Tommaso sabato scorso ha concluso il girone d’andata incappando in una sconfitta amara al PalaScapriano di Teramo contro la Tasp. Qualora volessimo valutare questa prima parte di stagione considerando solo i punti in classifica, rischieremmo di sminuire il lavoro immane dello staff tecnico e dirigenziale, nonchè le potenzialità dei nostri ragazzi. Pescara ha dimostrato in tutti i suoi impegni di potersela giocare fino agli ultimi minuti e, allorquando il gap tecnico rispetto agli avversari si è dimostrato incolmabile, comunque non ha mai smesso di lottare, non cedendo in alcun modo.

La vittoria casalinga contro la Magic Chieti ha infuso brio nell’ambiente pescarese in quanto ha permesso alla Società del presidente Di Censo di battere la capolista dopo 40’ di puro spettacolo. Altrettanto entusiasmante si è rivelata la gioia nel superare Pineto tra le sue mura amiche. Purtroppo Pescara ha disputato partite anche più belle ed intense di queste senza però guadagnare punti fondamentali per l’economia della sua classifica. Le due trasferte teramane (Basketball Teramo e Tasp Teramo) si sono concluse amaramente, nonostante gli adriatici abbiano avuto un ruolo di assoluti detentori del gioco sul campo. Brucia ancora la debacle dell’ultimo minuto di gara contro la Nova Campli che ci avrebbe garantito serenità, lasciando il fondo della classifica. Per non parlare della prova casalinga non brillantissima contro la Torre Spes, certamente alla nostra portata. Più in generale, salvo alcuni impegni ostici sin dal principio come quelli contro Silvi, Termoli o Vasto, il pubblico ha sempre tributato grandi elogi ad un roster costituito, fondamentalmente, da ragazzi di 17 anni, con poche eccezioni. Quindi, anche se superfluo, questo aspetto ribadisce la maestria con la quale la Società ha impostato in questi anni un settore giovanile, uno dei più funzionali in tutto il panorama nazionale.

Detto questo Pescara Basket potrà e, soprattutto, dovrà battezzare questo girone di ritorno con la consapevolezza di essere ancora la squadra più acerba ma con la fermezza nel ritenere che niente è impossibile al cuore del temerario. Infatti, da adesso in poi, il roster di Di Tommaso disporrà di quell’esperienza tale da evitare errori che hanno compromesso alcune prestazioni nel recente passato e da riproporre non solo in Serie C ma anche nel Campionato Under 18 Eccellenza, vero fiore all’occhiello pescarese. L'obiettivo societario ad inizio agosto era di raggiungere, in quest’ultima categoria, la fase interregionale in modo tranquillo, provando poi a scalare le montagne per raggiungere la vetta delle finali nazionali. Fino a questo momento la programmazione sta ripagando con il gruppo che ha concluso il girone d’andata da assoluta protagonista centrando nove successi su altrettanti impegni.

Il doppio impegno, comunque, mette a dura prova la tenuta fisica dei nostri canterani, coadiuvati in questo da uno staff medico e da preparatori atletici di tutto rispetto che svolgono un lavoro certosino durante tutta la settimana. La stanchezza fisica è quasi naturale dopo un lungo cammino ma i guerrieri si riconoscono perchè, quando le loro gambe sono stanche, iniziano a viaggiare con il cuore. Il cuore, la testa, le gambe: i tre compagni di viaggio nel sentiero che potrà portare la nostra Under 18 in paesaggi meravigliosi, a livelli mai raggiunti prima.

Tutti noi saremo qui a sostenerli fino alla fine, tutti noi percorreremo con loro il sentiero dei guerrieri!

Emanuele Di Nardo – Ufficio Stampa Amatori Basket Pescara

 

                                

 

 

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Match ad alta quota: l'Amatori ospita Senigallia
L'Amatori vince e si riprende il secondo posto