Post vittoria di Lanciano, parola a coach Federico D'Addio

L'analisi del tecnico

19.03.2023

Per la prima volta, l'Amatori Pescara sbanca Lanciano e alla sirena alza le braccia al cielo su un campo prima di ieri stregato per i biancorossi. Dopo una partenza a rilento, la truppa di coach Federico D'Addio nell'ultimo quarto ha cambiato marcia, fatto valere il buonissimo stato psico-fisico, le ampie rotazioni (nonostante l'assenza di Pierucci) e il maggior tasso tecnico. Cuore, spirito di squadra e strategia. Queste le chiavi di una vittoria pesante contro una squadra mai doma. La partita, per taluni versi, è stata una fotocopia di quella vista in casa contro Magic: “Più che per atteggiamento e approccio magari sbagliato da parte nostra”, è il commento di coach D'Addio, “l'inizio di gara ha visto un Lanciano, al quale vanno fatti i complimenti, che ha avuto percentuali clamorose. Non deve essere un alibi, ma bisogna fare i complimenti agli avversari quando fanno vedere una pallacanestro a certi livelli. D'altro canto siamo contenti per quello che abbiamo messo in campo nel secondo tempo, dove il parziale è stato completamente ribaltato. Abbiamo chiuso metà partita sotto 47-42, mentre nel secondo abbiamo fatto un 52-34 per noi, lasciando anche qualche minuto nel finale in cui abbiamo probabilmente slacciato un po' le scarpe. Qeusta la dice lunga su quella che è stata la partita e su quelle che sono le nostre potenzialità su entrambi i lati del campo. Faccio i complimenti ai miei ragazzi per l'atteggiamento avuto nel secondo tempo, dove hanno dimostrato – in primis a se stessi – che il carattere e la voglia di stare dentro le cose che prepariamo durante la settimana sono poi la risultante per arrivare a sfatare un tabù, visto che abbiamo vinto a Lanciano per la prima volta”.

Da qualche partita sembra esserci una trasformazione dell'Amatori, che prima subiva pochissimo e segnava anche meno e che invece ora subisce di più ma segna anche assai di più: è un caso o c'è qualcosa di vero in questa tesi? “Sicuramente la nostra attitudine a proporre un po' più di pallacanestro offensiva”, risponde il tecnico, “è palese e questa cosa qui, forse, sta togliendo un po' di certezze a quelle che sono le nostre attitudini principali. Però bisogna anche dire che si devono sfruttare al massimo le potenzialità che abbiamo. In questo momento l'attitudine a fare un canestro in più ci sta dando qualcosa, sicuramente dobbiamo tornare a pigiare l'acceleratore su quelle che sono le nostre certezze sulle quali abbiamo costruito la stagione fino all'altro ieri”. Fin qui l'analisi tecnico-tacìttica, ma c'è anche una componente fisica da commentare. Quando le altre squadre finiscono la benzina, l'Amatori conclude in crescendo. “Riflessione giusta”, conferma il coach, “questa è una caratteristica che sta emergendo soprattutto nell'ultimo periodo in cui le nostre rotazioni si sono allungate. Avere ritmi alti per 40 minuti e giocare una pallacanestro sui 28 metri può toglierti in alcuni momenti della partita ma ti do sicuramente nella somma verso la fine della partita stessa. Ed è palese che questo è un upgrade che abbiamo fatto soprattutto negli ultimi periodi. Dobbiamo, secondo me, abituarci ancora di più all'idea di essere in 10, anzi sbaglio perchè siamo in 12 dato che vanno certamente contati anche Toma e Marco Peres, e ancora di più adesso, che arriveranno partite importanti, ci devono dare ulteriori certezze e consolidare quelle che sono le nostre attitudini”.

L'Amatori Pescara sbanca Lanciano
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