L'Amatori incerottata non fa l'impresa contro Bisceglie. Le riflessioni a 360° del Presidente

08.01.2018

L'Amatori incerottata non fa l'impresa contro Bisceglie. Le riflessioni a 360° del Presidente

L'Amatori Pescara non riesce a fare il miracolo e stavolta non può nascondere il peso degli infortuni: i Lions di Bisceglie si impongono 67-77 in trasferta, al termine di una partita molto emozionante, in cui è successo davvero di tutto. I padroni di casa hanno provato a gettare il cuore oltre l'ostacolo ma alla fine hanno dovuto cedere: troppo corte le rotazioni dopo l'infortunio patito anche da Masciarelli. Difficile fare meglio davanti a una squadra molto forte, che nei momenti di difficoltà si è aggrappata alle doti balistiche di Bonfiglio Castelluccia. Brava l'Amatori a tenere testa a una compagine attrezzatissima, mostrando coraggio e attributi. A fine partita, il presidente dell'Amatori Carlo Di Fabio, sia ai microfoni di Rete8 che davanti all'ufficio stampa della società, ha espresso la sua soddisfazione per l'atteggiamento della squadra e ha reso note le recenti riflessioni sul suo impegno nella pallacanestro. Parole profondamente sentite e non dettate dall'amarezza del momento.

Senza Masciarelli Bedetti, con Bini che non si è allenato per la febbre e con Leonzio che ha giocato con una infiltrazione, l'Amatori non è riuscita ad avere la lucidità necessaria per battere una corazzata come quella pugliese, che ha trovato i jolly giusti nelle carte di Bonfiglio Castelluccia, capaci, nei momenti difficili, di disinnescare la difesa a zona dei locali con alcune bombe fuori ritmo. Nel finale, un po' di nervosismo dei padroni di casa per il metro arbitrale, che ha tollerato qualsiasi contatto (tranne quelli dei due pivot). Grande merito a Bisceglie che, come avevamo previsto già nel pre-partita,  con l'innesto del già citato Bonfiglio ha le carte in regola per arrivare fino in fondo. L'Amatori nemmeno stasera ha demeritato. Nel finale, espulso per proteste coach Rajola: l'allenatore biancorosso, dopo essersi morso la lingua per non discutere con gli arbitri in varie situazioni, non è riuscito a digerire il clamoroso fischio su Capitanelli, sanzionato (giustamente o meno, conta poco) diversi secondi dopo il contatto, praticamente a seguito delle proteste ospiti. 

Nonostante il risultato, stasera si devono fare i complimenti alla squadra: pochissimi collettivi sarebbero in grado di tenere testa in questo modo a una squadra così forte, in condizioni davvero difficili. Un'infermeria piena che crea problemi non solo la domenica, ma soprattutto negli allenamenti. Il pubblico di Pescara lo ha capito e ha sostenuto i ragazzi anche nell'ultimo minuto, quando, sotto di dieci punti, è praticamente impossibile pensare a una rimonta. In campo si è visto lo spirito giusto, aspettando un pochino di buona sorte.

Iniziamo dalle parole del presidente Carlo Di Fabio: "la partita è stata pregiudicata sin dall'inizio dalle nostre troppo assenze. Due settimane di allenamenti a ranghi ridotti si fanno sentire e le rotazioni sono davvero cortissime: grazie al nostro grande cuore siamo rimasti in partita ma il gap era davvero elevato. Mi dispiace affrontare un big-match così importante in queste condizioni e di certo, nei quaranta minuti, siamo stati ulteriormente penalizzati dai fischi arbitrali. Non è la prima volta che succede ma è grave che ciò avvenga in una partita fondamentale. Parliamo dei nostri giocatori: sono meravigliosi e stanno buttando il cuore oltre ogni ostacolo da inizio stagione; il coach fa di necessità virtù ogni giorno per mettere in campo al meglio la squadra. Per provare ad allenarci a buon ritmo e far fronte agli infortuni, da inizio stagione abbiamo coinvolto più di 20 giocatori negli allenamenti, attingendo al bacino delle nostre impagabili giovanili. A livello personale, ammetto che sono molto amareggiato, a causa di tante situazioni diverse. In queste settimane sto facendo delle riflessioni importanti sul mio impegno nella pallacanestro: pensieri che, ovviamente, non sono affatto collegati al rendimento della squadra. Quando si vince, e noi nell'ultimo periodo lo abbiamo fatto spesso, difficilmente si va davanti alle telecamere a manifestare il proprio malumore, ma quando si perde, dopo aver vissuto una settimana difficile a livello ambientale, i cattivi pensieri tornano a galla. Lo dico: mi diverto di meno rispetto a prima e sono amareggiato da tante piccole cose che, poi, si sommano e mi costringono a riflettere sul mio futuro come presidente dell'Amatori. Non posso negare che trovare arbitraggi di questo tipo e vedere la mia società trattata in un certo modo dagli organi di stampa spegne l'entusiasmo. Questi trattamenti, uniti ad alcuni pensieri personali, pongono tanti interrogativi. Mi trovo davanti a tante parole dette e non dette, a piccoli dispiaceri quotidiani che si sommano, ad alcune cose che nell'ambiente cittadino non vanno come dovrebbero andare: sicuramente su tante cose mi sbaglierò, ma faccio fatica a disperdere così tante energie personali. Una somma di cose che, come detto, mi fa divertire meno di quanto vorrei. Tutto questo "a prescindere dalla classifica", come qualcuno ha scritto, recentemente, in un altro contesto. In questo mio momento grigio, ovviamente, c'è una cosa a cui posso aggrapparmi: a questa squadra, che al completo non ha paura di nessuno, che gioca a viso aperto su ogni campo, che oggi a pieni ranghi avrebbe giocato una partita diversa e probabilmente avrebbe vinto, che non è inferiore a nessuno e che, senza dubbio, ha un cuore e un coraggio che si può trovare solo nell'Amatori. Specifico, anche se chi conosce questa società lo sa, che gli impegni economici che ho preso saranno sempre e comunque rispettati. Il mio rapporto con lo staff, con i giocatori, con i collaboratori e con tutti quelli che sono vicini all'Amatori durante la settimana è fortissimo: la loro dedizione è incredibile, la mia stima e la mia attenzione per loro è profondissima e ovviamente ogni preso sarà sempre e comunque onorato. Senza alcun dubbio. Tutti possono stare tranquilli: un mio allontanamento dal punto di vista personale non comporterebbe alcuna conseguenza economica".

La cronaca: Senza Masciarelli Bedetti, torna in quintetto Andrea Grosso nello spot di ala piccolaLeonzio stringe i denti e anche lui parte dall'inizio. Starting five titolare per Bisceglie, con il recente rinforzo Bonfiglio ovviamente sul parquet a dirigere i suoi. Drigo segna il primo canestro della partita dopo un bel rimbalzo d'attacco, ma gli attacchi dei padroni di casa non decollano e gli ospiti infilano immediatamente un parziale di dieci punti a zero, punendo in transizione  ogni errore dei biancorossi. Coach Rajola ferma il gioco e fa capire chiaramente alla squadra che non è contento di questo avvio (2-8 che diventa subito 2-10). La reazione dei ragazzi è veemente: ora l'Amatori difende e usa più razionalità nei giochi offensivi: Drigo e Leonzio bombardano dall'arco e addirittura Pescara si ritrova in vantaggio 13-10, con uno spettacolare 11-0 di parziale. Il pivot ospite Antonelli monopolizza la seconda parte del tempino: segna quattro punti ma sbaglia dei liberi, spedisce Capitanelli in panchina per falli ma poi commette due infrazioni. Bisceglie piazza un'altra fiammata che vale il 16-19 con cui si chiude il primo quarto. Entra in campo anche Pucci, che gioca con Bisceglie ma è dell'Amatori. 

giochi offensivi dei pugliesi solo in parte sono gestiti dal playmaker Bonfiglio, che a volte gioca più in uscita dai blocchi che come play puro. Bravo D'Eustachio, classe 1999, a cercare di limitarlo con la solita grinta e qualità. Come sempre, tanti minuti in campo per il giovane regista biancorosso: il suo apporto è davvero necessario in una situazione così deficitaria. Ora la partita è molto equilibrata e vive su tanti duelli individuali. Azzaro, come all'andata, in uscita dalla panchina, si fa sentire (23-28).  L'Amatori rimane agganciata alla partita, pur costretta a soffrire con alcuni quintetti (senza Bedetti Masciarelli, ad esempio, è difficile tenere Di Emidio, che ha una fisicità importante per essere un piccolo). La tripla di D'Eustachio firma il pareggio (28-28). Il canestro da sotto di Grosso gonfia il nuovo break locale; Bisceglie sembra avere poche idee offensive e trova una soluzione insperata con una coraggiosissima bomba di Francesco Bedetti, fratelli del nostro Luca, che fino a quel momento era stato preziosissimo in difesa, come sempre, ma in attacco aveva raccolto solo errori. Il match rimane in equilibrio ma il +3 degli ospiti si trasforma, negli ultimi venti secondi, in un pesantissimo +9, con un gioiello dall'angolo di Castelluccia e con un clamoroso buzzer beater di Bedetti, che trova una parabola praticamente orizzontale da più di venti metri. Si va all'intervallo lungo sul 32-41. 

Quel parziale stenderebbe un toro. Ma non l'Amatori. Pronti, via e Grosso segna dall'angolo. Pescara si mette a zona e trova la chiave giusta per ribaltare la partita. Caverni semina il panico tra gli ospiti e Capitanelli vive qualche minuto di assoluto dominio. In pochi attimi si vola sul 44-44 con un Leonzio immarcabile, mentre in cinque minuti Bisceglie segna solo tre punti, con un isolamento del solito Bonfiglio. Gli ospiti sembrano perdere la calma e la panchina colleziona falli tecnici, anche quando la loro difesa molto fisica viene tollerata dagli arbitri. Misteri del metro di giudizio. La zona messa a punto da coach Rajola continua a comportarsi bene, ma può fare poco quando Bonfiglio Castelluccia tirano fuori un paio di jolly ad altissimo coefficiente di difficoltà. Veri e propri gioielli che diventano decisivi quando le conclusioni di Bini Grosso trovano beffardamente il ferro. Un pesantissimo gioco da tre punti di Bedetti chiude il parziale sul 51-59, riportando a otto le lunghezze di distacco. 

Questa è la fuga giusta: Castelluccia Bonfiglio hanno preso la squadra sulle spalle e ormai non smettono più di segnare, sia quando possono tirare sugli scarichi, sia quando devono inventarsi dal nulla la conclusione vincente. Bisceglie vola addirittura sul +15 e Pescara ora paga l'incredibile sforzo fisico fatto. Senza la fisicità degli esterni stasera assenti, si fa anche fatica a reggere i contatti dei coraggiosi giocatori pugliesi. Fa capolino anche un po' di nervosismo per i mancati fischi degli arbitri: coach Rajola cerca di spegnere le proteste dei suoi, chiedendo concentrazione fino alla fine, ma poi anche lui sbotta, nella situazione già descritta. Pescara prova addirittura a rientrare di nuovo, con i tiri di Drigo e con la spinta dal pubblico, ma ancora Bonfiglio spegne ogni velleità. Giocatore di categoria superiore. Solo applausi per i ragazzi dell'Amatori, che continuano a tentare fino alla sirena: domenica proveranno a lanciare nuovamente il cuore oltre l'ostacolo, contro la capolista San Severo, che stasera ha perso l'imbattibilità, capitolando a Nardò.

  

Coach Rajola: "Abbiamo giocato bene per parecchi minuti. Purtroppo abbiamo commesso alcuni errori che potevamo e dovevamo evitare, ma abbiamo avuto una grande reazione e addirittura abbiamo sprecato qualche occasione per allungare. Loro sono stati molto bravi a trovare qualche canestro importantissimo e anche qualche fischio arbitrale poteva essere diverso: alcune situazioni a pochi metri da me potevano essere evidentemente valutate in maniera diversa. Bisceglie ha meritato, facendo un break con canestri da fuori davvero difficili. I ragazzi hanno fatto una grande partita: potevamo togliere qualche errore che alla fine ci ha condannato, ma lavorando in settimana in condizioni difficilissime è complicato fare di meglio in ogni singolo possesso. Ci auguriamo che l'emergenza finisca, posso fare solo i complimenti ai miei".

 

Amatori Pescara- Lions Basket Bisceglie  67-77 (16-19; 32-41; 51-59)

Amatori Pescara: D'Eustachio 3, Grosso 10, Drigo 20, Bini 7, Caverni 6, Capitanelli 6, Boscherini ne, Leonzio 15, Mordini.

Allenatore: Stefano Rajola.

Tiri da due punti: 20/44 (45%); tiri da tre punti 6/25 (24%); tiri dal campo 26/69 (38%); tiri liberi 9/11 (82%);  rimbalzi 35. 

Lions Basket Bisceglie: Lopopolo ne, Azzaro 12, Castelluccia 17, Antonelli 5, Di Emidio 4, Bedetti 11, Thiam ne, Pucci, Bonfiglio 22, Diomede 6.

Allenatore: Domenico Sorgentone.

Tiri da due punti: 17/34 (50%); tiri da tre punti: 9/25 (36%); tiri dal campo 26/59 (44%); tiri liberi 16/21 (76%),  rimbalzi 41. 

Vincenzo De Fanis - Ufficio Stampa Amatori Basket

 

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